Signore e Signori, nuovo capitolo dal mondo del disagio: cosa c’entreranno mai traumi cranici, Pillon, Vlad III di Valacchia e Shakira con la festa della mamma? Se il dubbio vi toglie il sonno, questo é il posto giusto per risolvere il problema.
Life is a rollercoaster. Ovvero di canzoni discutibili, amicizie basiche e visioni celestiali.
Life is a rollercoaster é una buona metafora della mia vita agambelevate dal disagio, oltre a essere il titolo di una canzone discretamente brutta del lontano 2000. E nonostante ammiri il senso del business del buon Ronan Keating, che ha probabilmente guadagnato un bel po’ di money con un testo deprimente e una melodia discutibile,…
Forever Jung ovvero di quando l’Enigmista incontra Carlo Gustavo
Ci sono poche cose costanti quando si parla della Sottoscritta a parte il disagio e la quasi certezza che qualsiasi progetto io metta in piedi avrà la mia completa attenzione per 5 minuti per poi cadere nel piú completo oblio. Se fossi nata in America sarei stata classificata come un caso conclamato di ADHD, e…
Di caffeina e occhiaie, di smalti rossi e (paturnie) metafore esistenziali (scadute).
È decisamente troppo tardi per iniziare a scrivere ma ho pensato che, se non vinco la pigrizia, rischio di abituarmi all’idea che sia ok non rispettare i dettami della mia personal challenge e invece io vorrei provare a recuperare. Sono le 11 e 39, soglia che per me ormai rappresenta le Colonne d’Ercole della notte,…
Tra furia cieca e madre coraggio: no critike solo complimenti, plis
Mangio l’ennesimo panino con la nutella, sorseggio chai e sbadiglio. Ho la maglia del pigiama ma non i pantaloni. Sono a letto ma non mi sono lavata il viso né i denti e mi viene da sorridere a pensare quanto velocemente una sola giornata della mia vita riesca a travolgere i benefici di un fine…
Di week end, di zappe, di piccoli dettagli e di grandi differenze
Sesto giorno e quarto post: lo so che i conti non tornano, che se avessi tenuto fede letteralmente alla mia personal challenge avrei dovuto pubblicare due aggiornamenti in più, ma sapete che vi dico? Tutto sommato non mi sento così colpevole. Perché se è vero che tutta questa storia nasce dal tentativo di trovare un bando…
La strategia del ricatto a rilascio ritardato, il dinosauro di pezza e panino lurido di mezzanotte.
Mentre su faccialibro impazza la 10 years challenge io ritorno alla mia personalissima sfida con me stessa, ovvero sfruttare la temporary vedovanza per trovare del tempo per me e scrivere. E siamo al giorno numero 3. Dovete sapere che sabato scorso essendo un po’ tanto preoccupata per le possibili reazioni del Piccolodittatore alla partenza di…
Di ricordi, di scoperte e di soluzioni tricologiche opinabili
Quando ero alle elementari capitava molto raramente che assegnassero il tema ‘’libero’’. Ricordo che per alcuni miei compagni di classe era un incubo; a me piaceva un sacco. Di quello stesso periodo ricordo la piccola libreria Mondadori per ragazzi: è rimasta aperta forse un paio d’anni. E a me l’idea che ci fosse una libreria…
Sproloqui esistenziali di inizio anno
ovvero di mitomania, kamikaze e altre amenità´ Per dirla con l’Allegro Chirurgo, soffro del crampo dello scrittore da circa due anni: da quando sono arrivata sulla Nuovaisolachenonce non riesco a mettere una parola in fila all’altra senza provare l’irrefrenabile istinto di cancellare tutto, chiudere il computer e mettermi a zappare[1]. E non è che non ne…
On the road again: volver o revolver? – Ovvero appunti su traslochi complicati e scarse attitudini al viaggio
Premessa: Cari sparuti ma affezionatissimi (lasciatemi sognare) lettori di questo sgangherato blog, dopo un secolo di silenzio avrei tanto voluto un ritorno col botto ma, strano a dirsi, nel mentre sono stata sopraffatta dal disagio. Prova ne e’ che il post che segue e’ stato scritto nel lontano settembre 2017 (quando i drammi burocarici del…